Da sempre ho una strana passione, quasi un’ossessione, per il ritratto…
Non so bene cosa cerco in un volto..
amo osservare i visi delle persone, perchè nei volti vi leggo la loro storia, il loro percorso umano, antropologico. Per me il volto lo intendo come un paesaggio, certamente da esplorare, e questo lo posso fare grazie alla pratica dell’arte. Ma non mi limito al volto, ovvero quando mi dedico alla così detta “ritrattistica” cerco lo sguardo, poichè nello sguardo vi è la dimensione segreta, pura e panica dell’uomo.
Dipingere un volto, una faccia è capire gli altri per capire se stessi, in fondo fare un ritratto per capire ciò che hai intorno per cogliere quello che sei…
Il volto è la maschera delle proprie emozioni, ma il volto è anche un gioco, una “composizione”, una sorta di scatola cinese, che si apre, si chiude, si ricompone come uno desidera…
“Storia di un ritratto” 2013. Tecnica mista su tavola, cm 37×40.